Friday, February 20, 2015

Ultime Immagini

Il giro in Nuova Zelanda ha avuto un piccola appendice in Australia. La visita di Sydney e delle sue spiagge ha preso una giornata all'andata e tre al ritorno, grazie alla ospitalità di amici che si sono trasferiti a vivere qui da qualche anno.

La prima spiagga che tocchiamo è quella di Coogee, nel sobborgo dove abitano i nostri amici.








Da qui parte una passeggiata litoranea che, passando per i sobborghi orientali, alterna spiagge e parchi fino a Bondi, dove non ci facciamo mancare il bagno tra le onde.

Il giorno successivo ci dirigiamo subito in centro per prendere il traghetto.













La nave ci permette di ammirare Sydney dal mare e, costeggiando i sobborghi occidentali, di arrivare a Manly, spiaggia famose per il surf.













Purtroppo il tempo inizia a guastarsi, ma anche noi abbiamo terminato il viaggio e dobbiamo tornare a casa.

Numeri

Un lungo viaggio di 3660 km a bordo di una vecchia utilitaria con il conta-chilometri a fondo scala. Tanto vecchia da avere ancora un mangia-cassette nell'autoradio !

Cibo e servizi incredibilmente cari, e non solo per i turisti. Gli stessi neozelandesi se ne lamentavano. Al supermarket si va dai 2 euro per un litro di latte ai 40 euro/kg per il formaggio. Per non parlare di caffè e birre. Poche le eccezioni: benzina, vino ed alloggio (per backpackers) costano come da noi.

Foreste e prati, dove poter camminare per giorni senza incontrare nulla, ricoprono un'isola grande come mezza Italia con poco meno di 1 milione di abitanti. Probabilmente dire che ci sono più pecore che persone non è poi tanto un luogo comune.

Dovevano esserci 16 specie di zanzare e 13 di mosche pronte ad assalirci mentre le cateratte del cielo facevano piovere i 7 metri di acqua annui. Così dicevano concordi tutte le guide. Abbiamo trovato tanto sole (forse siamo stati fortunati) e a lungo ci siamo chiesti dove fossero gli insetti (poi alla fine qualcuno è arrivato...).

Wednesday, February 18, 2015

Marlborough Wine and Food Festival

Abbiamo pianificato il giro mettendo una sola condizione: arrivare il 14 febbraio a Blenheim per il Wine and Food Festival.













Noi ci siamo iscritti alla presentazione dei Sauvignon Blanc con quattro produttori che hanno spaziato dalle ultime novità da aperitivo ai vini da dessert.













L'atmosfera è un po' diversa dai festival italiani o francesi. Sembra più una festa di paese. Le persone vengono per godersi la musica e per rimanere tutta la giornata. Il vino sembra quasi cadere in secondo piano.













Non ci facciamo mancare l'hamburger di cervo e le ostriche e prendiamo appunti per visitare qualche cantina sul viaggio di ritorno a Christchurch.

Tuesday, February 17, 2015

Abel Tasman Track

Sempre senza nuvole, il sole risplende in cielo. Continuiamo il percorso lungo la costa ovest e raggiungiamo le scogliere di Paparoa.














Le rocce sono il risultato della sedimentazione stratificata di arenaria e marna.













Lasciamo quindi la costa per oltrepassare le alpi costiere, che qui sono particolarmente basse. Superiamo un dolce passo boscoso e seguendo un ampio fiume arriviamo a Motueka alle porte del Abel Tasman Track. L'indomani avremo mezza giornata per visitare alcune spiagge.






Il tempo è stupendo e ci permette di fare il bagno nelle ...affollate baie costeggiate dal sentiero.







Al pomeriggio si riparte per Blenheim sulla costa est.

Sunday, February 15, 2015

Verso Nord

Risaliamo la costa ovest. Le Alpi Meridionali si allontanano dalla costa e lasciano una pianura coltivata attraversata dai fiumi. La costa diventa più dolce e si ricopre di foreste con insoliti ospiti.













Arriva la sera e siamo solo a metà della costa ovest. Fish & chips sul molo con pesci locali ed esperimenti di controluce con le foto.













Al chiosco del pesce ci chiedono compiaciuti se vogliamo il sale o il ...pollo sul pesce. Pensiamo di aver capito male, ma al bancone ci confermano la loro strana usanza (che tuttavia non assecondiamo).











Saturday, February 14, 2015

Il Versante Ovest delle Alpi

Lasicata Wanaka ci dirigiamo per il passo di Haast verso la costa ovest dell'isola. Qui il clima umido ci avvolge, anche se le giornate rimangono soleggiate e calde. Ovviamente le sandfly hanno il loro miglior clima.

Le pareti ovest delle alpi appaiono subito cariche di neve e finalmente riusciamo a vedere il Mount Cook.












La strada litoranea risale l'isola sud passando per i ghiacciai di Fox (una lingua che scende dal Mount Cook) e di Franz Jospeh. Nel corso degli ultimi anni si sono molto ritirati, ma rendono ancora merito alla loro fama.














La strada continua ancora più a nord.

Hopewell Dream







Le Alpi della Nuova Zelanda

Lasciando il sud alle nostre spalle torniamo all'interno, nella regione dell'Otago prima di guadagnare la costa occidentale. Il verde dei prati sparisce in fretta appena ci mettiamo al ripare della catena costiera. Dobbiamo tornare a Te Anau per poter prendere la strada per Queenstown e Wanaka.

Passare dai fiordi delle Southlands ai centri di villeggiatura dell'Otago sembra un salto in un altro mondo. Alberghi, ristoranti... e qualche turista. Indubbiamente i paesaggi meritano, specialmente in queste giornata di sole.

Su tutti domina la sagoma del Mount Aspiring.









Il lago Wanaka è uno specchio per le cime.







I giorni di sole, insoliti per queste terre, ci faranno compagnia anche proseguendo sulla costa ovest.

Wednesday, February 11, 2015

Foreste

Lasciamo le coste meridionali per avventurarci nei fiordi del sud-ovest. Il tempo è ancora incerto, ma le previsioni sono confortanti. Non rimane che decidere il giro e prenotare le capanne. Arrivati a Te Anau con l'aiuto dell'ufficio del DOC locale programmiamo il giro del Hollyford. Purtroppo non abbiamo abbastanza giorni per completarlo fino al mare, ma in tre notti potremmo scoprire le foreste native del sud.













Pochi passi ed è come entrare in un altro mondo. Piante mai viste che si accalcano fitte, impenetrabili, mentre il sentiero le aggira curva dopo curva. Faggi australi, fuchsie e felci arboree, e tante altre piante che non saprei nominare.











Ogni tanto uno spiraglio permette di vedere il cielo e respirare.












Tuttavia, la vista si apre solo su un immenso mare verde.










Torniamo a camminare ed a fronteggiare l'alto tronco dei faggi che copre la luce del sole.

























Le ore passano, i giorni passano. Alla fine saranno quattro giorni di cammino per raggiungere il cuore del Hollyford e tornare indietro. Un percorso che verrà meglio descritto nelle prossime pagine.

Thursday, February 5, 2015

Pinguini

Il tempo non è clemente, il lago che precede la valle è chiusa da una densa pioggia. La visita a Mount Cook termina dopo poche ore condite da fulmini e tempesta. Si intravedono i monti alti sopra il centro abitato, ma non è possibile nessuna escursione. Torniamo sulla costa.










Attraversiamo l'isola da ovest ad est fino alla tranquilla cittadina di Oamaru per vedere i pinguini. Sul porto molti uccelli marini aspettano il mattino.







Da lontano, molto lontano vediamo un pinguino dagli occhi gialli... un po' poco. Dobbiamo continuare verso sud. Il paesaggio è un continuo alternarsi di spiagge tropicali e foreste, ma con temperature assai basse. La pioggia ed il vento si fanno sentire, ma lasciano squarci di sole spettacolari. Terra e mare sembrano confondersi.















Continuiamo ancora più a sud, superiamo Dunedin e puntiamo alla punta estrema dell'isola sud. Il mare è in tempesta.






















Tempo ideale per la nostra meta. Infine, dal mare ecco zampettare il nostro pinguino !